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Difenditi dagli
illeciti bancari.

Nel 2005 mi fu impedito di lavorare, ma denunciai penalmente le banche per applicazione di tassi usurari.
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La mia storia

La mia storia fu riassunta nel 2012, in soli 2 minuti, da mio figlio Alessio in una puntata della trasmissione “la Gabbia”.
Nel 2005, nel pieno della storica crisi del settore opere pubbliche, le banche con le quali la mia azienda lavorava iniziarono a chiedere il rientro immediato di ogni esposizione e, in progressione, a proporre decreti ingiuntivi a raffica.

Erano anni nei quali l’anatocismo e l’usura bancaria non esistevano nemmeno nelle menti degli economisti più illuminati, però, sostenuto dalle prime sentenze di legittimità della Cassazione del 1999 e quella della Sezioni Unite del 2004 che affermavano la illegittimità della capitalizzazione trimestrale (cioè anatocismo) (clicca qui) proposi regolari opposizioni che, dopo qualche anno, ribaltarono la mia posizione da debitore a creditore.
Nel frattempo, mi fu impedito di lavorare, ma denunciai penalmente le banche per applicazione di tassi usurari.

In Italia, la GIURISPRUDENZA in materia bancaria si è formata con le prime sentenze di Cassazione penale del 2010 che promossi con l’assistenza di mio figlio Alessio.

Due sentenze che formarono le pietre miliari della giurisprudenza penale in materia di usura bancaria, che hanno dato la possibilità a migliaia di vittime bancarie di vedere accolte le proprie ragioni verso gli Istituti di Credito. Dette sentenze hanno sancito che la commissione di massimo scoperto contribuisce alla formazione del costo del denaro:

- la 1^ sentenza di Cassazione penale n. 12028/2010 ha sancito come la CMS è parte integrante del costo del denaro e concorre alla determinazione del tasso di usura (clicca qui);

- la 2^ sentenza gemella, Cassazione penale sez. II n. 28743 del 14/05/2010 (clicca qui) ha confermato e rafforzato la prima.

Naturalmente le denunce penali mi diedero la possibilità di accedere alla sospensione dei termini ex art. 20 legge 44/99. Una sorta di assicurazione “casco” che vede congelati e prorogati ogni azione esecutiva e ogni sorta di pagamento e/o di scadenza (clicca qui) e consente alla vittima di usura ed estorsione bancaria di potersi difendere con pari dignità.

Dei fatti che mi coinvolsero si occupò a più riprese anche Striscia la Notizia e cronache locali e nazionali (clicca qui). Denunciai anche la banca d’Italia (clicca qui) - Il servizio TV di Centro Marche in occasione del deposito della denuncia-querela nei confronti della Banca d’Italia.
Riuscii a far pignorare alla Banca Antoveneta somme illegittimamente apprese per un importo di € 133.039,91(clicca qui).

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